creativo collettivo urbano



venerdì 16 settembre 2011

Scritto per Ballata sul Mare Salato

Io ho sentito piangere in lingue diverse.E ho visto le stelle grandi da poterle toccare.le lucine delle stelle le potevi toccare accarezzando il mare.nero
come petrolio.che però non lo vendono.e non ci fanno i buchi per estrarlo.di notte E’ denso E’grande E’una mano gigante pronta a schiacciarti e il vento lupo lo ingrossa.poi ho sentito un rumore di un ramo spezzato.un rumore sordo e l'acqua ululava e il buio E’diventato un velluto ghiacciato che ha coperto tutti e ci siamo persi.salutando con dolore.salendo sulle schiene di altri.ci siamo persi.presi in salvo,persi.gli occhi bruciati dal sale e una luce che riflette terra.terra calda.contatto con il suolo.solo e con le suole delle scarpe nuove che ci si può camminare più a lungo perché sono grandi il doppio dei miei piedi..ci si può camminare insieme..ho paura in questa nuova babele di suoni.suoni e fischi.io voglio andare in Francia e mi hanno detto qua che si dice andare in francia a uccidere quell'uccellino.ma non ho capito.eppure si preoccupano.andrà tutto bene.perchè¨ andrà .io sono stanco,ma andrà .ho fame.qua sono lenti come il ritmo del mare adesso.lento e malinconico.intando guardo l'Europa attraverso una rete.. che almeno ci fosse una palla la manderei dall'altra parte..andremo dall'altra parte lo so.potessi volare sopra il mare sputerei dentro l'orco nero perchè¨ ha mangiato i miei fratelli.ma di notte quando vengo sullo scoglio io sento il loro canto.il mare non sa cantare.la mer...lo attraverserò.di nuovo.andrò da qua a là .Inshallah

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